Come Sempre
Gianni Togni
Come sempre io parlavo di me e chiedevo scusa
tu dicevi non ho bisogno di niente
ti amavo perché ti sentivi delusa
anche dal gioco più divertente
Non sai cosa fare e allora che fai
cerchi spettatori per le solite pose
e questa commedia non finirà mai
hai bisogno di ripetere le stesse cose
E noi i personaggi come fossimo veri
ci annoiavamo invece di morire
i nostri discorsi erano troppo seri
non capivamo che non bisognava capire
Nulla più difficile della facilità
mai così coraggio che l'umiltà
nulla ti sembrerà più strano che la semplicità
così potrai avere tra le mani la città
Cercavamo una rima con l'infinito
costruito con pazienza ma sterilità
e il nostro vecchio mondo è fallito
e il nuovo nessuno lo accetterà
Ti amavo per le tue frasi scontate
rubate ad un periodo pieno di confusione
maratona di parole e di scelte sbagliate
per simulare il senso di una esclusione
E allora che cosa stai cercando
consapevole di questa inutilità
fumando mentre stai parlando
sofisticato modo che non ti salverà
Ma poi in che cosa speri
non certo in questa malinconia fasulla
e al cinema siamo già stati ieri
e ancora dici non ho bisogno di nulla
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